Categoria:

Arte

Data inizio e fine:

Dicembre 2021 – Dicembre 2022

MILANO | 8 MARZO 2023 | A PALAZZO REALE SI CELEBRA IL FASTO NAPOLEONICO

Dopo un anno di restauro e pulizia, il cosiddetto parterre di Napoleone, capolavoro neoclassico di Giacomo Raffaelli, torna nelle sale di Palazzo Reale a Milano. Fondazione Atlante, che ha finanziato la realizzazione di questo progetto, sotto la direzione della restauratrice Dottoressa Ilaria Bianca Perticucci, direttrice dei laboratori di restauro della Fondazione Scuola Beato Angelico, con gli studenti della Scuola di Restauro dell’Accademia di Brera, ha riportato allo stato originario il prezioso e commemorativo centrotavola, dono di Eugenio  Beauharnais, Vicerè di Italia, all’imperatore, in occasione della sua incoronazione a re d’Italia, avvenuta a Milano nel 1805.

Il restauro ha compreso operazioni di pulizia e di reintegro delle parti mancanti, nonché il ristabilimento della planarità strutturale dei plateuax che compongono l’intero centrotavola. Sono stati rimossi tutti i “vecchi” restauri compiuti nel corso degli anni, insieme alle colle usate per stabilizzare pezzi staccatasi dai plateaux, rimozione dalle polveri intaccanti la superficie del centrotavola, integrate le parti mancanti di numerosi oggetti danneggiatisi nel corso degli anni e degli spostamenti subiti, nello specifico reintegrati i materiali in alabastro, danneggiati.

Tutta l’operazione di restauro e pulizia è stata eseguita a porte aperte, dal 2 dicembre 2021, data di inizio dei lavori, fino a fine 2022, giorni in cui si sono conclusi i lavori, era possibile visitare e assistere live al restauro. Importante il supporto di Aerariumchain per la scansione e ricostruzione dei pezzi lacunosi, restauro che è proceduto grazie alle stampe in 3D derivate appunto dalla scansione puntuale degli oggetti, non meno importante la collaborazione di In Viaggio con il Tubo, videomaker youtuber specializzati nel Turismo culturale, che hanno documentato i passi del lavoro svolto, momento per momento.

Nella prima settimana di marzo, in occasione dell’inaugurazione della Mostra Casa Beauharnais che si terrà a Palazzo Reale, all’interno delle manifestazioni Museo City sarà possibile visitare in anteprima il capolavoro di Giacomo Raffaelli, restaurato e collocato per l’occasione nelle splendida Sala delle Cariatidi, prima di essere ricollocato definitivamente nella Sala delle 4 Colonne, a chiusura il giorno 8 marzo, Fondazione Atlante e Gruppo Uvet insieme ad Air France KLM, Travelport dedicheranno una serata a invito, per offrire ai propri partner la possibilità di una preview del restauro finanziato e fortemente voluto.

Ancora una volta, Fondazione Atlante si vede impegnata nella valorizzazione di un capolavoro del patrimonio Artistico italiano e ne condivide l’importanza con i suoi sostenitori.

MILANO | 2 DICEMBRE 2021 | LA STORIA DEL PROGETTO DI RESTAURO, VALORIZZAZIONE ED ESPOSIZIONE DE "IL CENTROTAVOLA" DI GIACOMO RAFFAELLI

Dal 2 dicembre 2021, grazie ad un progetto promosso da Palazzo Reale, Comune di Milano-Cultura e Fondazione Atlante, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano, inizierà il restauro del Centrotavola di Giacomo Raffaelli, per lungo tempo collocato nella Sala della Lanterna al piano nobile di Palazzo Reale, e attualmente collocato nella Sala delle Quattro Colonne che al termine del restauro, nel settembre 2022, diventerà la sede definitiva di esposizione.

SCHEDA STORICO-ARTISTICA

Il centrotavola, o parterre, di Palazzo Reale è un’opera di Giacomo Raffaelli (1753-1836), famoso mosaicista romano del Settecento. L’opera decorò la tavola per il banchetto che il vicerè Eugenio di Beauharnais offrì in onore dell’incoronazione di Napoleone I a Re d’Italia. 

In una nota dell’Inventario delle suppellettili esistenti nel Real Palazzo di Milano del 1881, si precisa che il parterre venne acquistato nel 1804 dal conte Francesco Melzi d’Eril, all’epoca Vicepresidente della Repubblica Italiana. 

Il centrotavola è formato da tre parti: un lungo elemento centrale di circa 9 metri composto da 13 basi in marmo e due elementi gemelli che venivano collocati alle estremità del parterre principale, lunghi ciascuno 1.60 m e formati ognuno da due basi in marmo. L’intera composizione raggiunge complessivamente i 13 metri ed è formata da 242 pezzi. 

Il Raffaelli riproduce ed abbina elementi dell’architettura e della scultura classica greco-romana, come colonne e templi, ad elementi dell’arte egizia come obelischi e sfingi. Numerose sono le sculture su piedistallo che raffigurano divinità classiche, come Giove in bronzo dorato collocato nell’edicola centrale o il carro di Diana trainato da cervi.

I materiali pregiati che l’artista utilizza per l’opera vanno dal marmo bianco di Carrara delle basi, alle colonne in alabastro dei tempietti laterali, al marmo rosso egizio dei paracarri, agli inserti in lapislazzulo dei basamenti. La ricchezza cromatica dell’opera è esaltata dall’abile accostamento di materiali diversi, come il nero del bronzo patinato dei cavalli del carro di Apollo, alle canefore che reggono i candelabri, mentre in bronzo dorato vengono realizzati i cavalli rampanti e numerosi inserti e profili. Infine, sui tre elementi del parterre sono distribuiti numerosi vasi, anfore, urne e bacili in pietre dure che armonizzano l’intera composizione.

IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE

Palazzo Reale e Fondazione Atlante hanno definito un accordo di sponsorizzazione che prevede il coinvolgimento di studiosi e professionisti per la presentazione del centrotavola, approfondimenti dello studio intorno a Giacomo Raffaelli e alla sua creazione, l’intervento di restauro, le analisi diagnostiche dei materiali costitutivi e lo studio del degrado, le movimentazioni interne a Palazzo Reale e la nuova collocazione espositiva permanente nella Sala delle Quattro Colonne.

Gli interventi saranno condotti dalla Fondazione Scuola Beato Angelico (Laboratori ReBA), che metterà a disposizione la sua vasta e comprovata esperienza in ambito conservativo e nella carpenteria dedicata ai beni culturali. 

Un aspetto importante è rivolto alle esperienze didattiche degli studenti che frequentano corsi a ciclo unico di Restauro, che avranno l’opportunità di affiancare i restauratori affrontando i temi inerenti alla mappatura del degrado, il progetto di restauro oltre alle complesse e delicate movimentazioni. L’Accademia di Restauro di Brera parteciperà con gli studenti del corso PFP1 – materiali lapidei, affrontando i temi inerenti al restauro dei plateaux, delle sculture e degli elementi decorativi in marmo e pietre dure, degli elementi decorativi in bronzo e bronzo dorato.

All’interno del progetto un importante apporto di esperienza ed alta qualità è fornito dagli sponsor tecnici. Le movimentazioni saranno guidate dalla dott.ssa Massimiliana Pozzi con la società TraArt, mettendo a disposizione la sua esperienza in merito ai beni di grandi dimensioni, risolvendo le complesse e delicate operazioni di smontaggio e trasferimento del bene all’interno delle sale di Palazzo Reale.

La società AerariumChain, attraverso le proprie tecnologie, sarà coinvolta nella fase di creazione, progettazione e realizzazione del modello digitale utile a supportare le attività di restauro e fornire la base necessaria per future stampe 3D di elementi mancanti dell’opera. Queste tecnologie consentono di riprodurre con la massima precisione le superfici e tutti i particolari dell’opera, in un procedimento digitale altamente complesso. La scansione diventa così un elemento di supporto in grado di integrare le informazioni storiche, archivistiche e documentarie e tutte quelle relative alle indagini diagnostiche in vista dell’intervento di restauro. AerariumChain, fornirà inoltre l’infrastruttura cloud per la raccolta delle informazioni per tutti gli operatori coinvolti durante l’intero periodo di lavoro.

L’agenzia In viaggio col tubo si occuperà della documentazione audiovisiva e fotografica del processo di restauro dell’opera. Il materiale video sarà poi montato in un breve racconto documentaristico che descriva la rinascita dell’opera, ma sarà anche a disposizione per eventuali utilizzi accademici.  

Il restauro verrà compiuto a porte aperte, per consentire al pubblico di seguire gli interventi con un appuntamento fisso il secondo sabato del mese, saranno anche programmate giornate e incontri dedicati agli aggiornamenti di studio, ricerca e lavoro. Il progetto inizierà il 2 dicembre 2021 e sarà concluso entro settembre 2022.